I fiori nascosti dell’olmo

Manca ancora un mese all’inizio della primavera, ma molte piante hanno già avviato la ripresa vegetativa. Sono fioriti elleboro e piè di gallo, sono comparse le prime primule e dai rami dei noccioli pendono le lunghe infiorescenze gialle. In questi giorni di sole e di temperature relativamente miti anche l’olmo comune ha cominciato a fiorire, ma i suoi fiori rossastri poco appariscenti rischiano di passare inosservati. L’olmo comune (Ulmus minor) è una specie tipica della campagna bolognese, ancora diffusa nonostante nei decenni passati una malattia fungina abbia ridotto considerevolmente la presenza di piante adulte. Nel parco si incontra un po’ ovunque: un bell’esemplare, ad esempio, domina il pianoro della fontana a ovest della villa. I fiori dell’olmo, piccoli, privi di picciolo e riuniti in fascetti sui rami spogli, possono sembrare ancora gemme, ma osservandoli da vicino si riconoscono i ciuffi di stami con le antere di un bel colore rosso. Il polline contenuto viene disperso dal vento ed è per questo che, come accade anche in altre specie arboree, la fioritura avviene prima della comparsa delle foglie, per evitare che queste possano costituire un ostacolo. Nell’olmo, però, anche i frutti anticipano le foglie: i ciuffi verdi che si vedranno sui rami in marzo saranno proprio i nuovi frutti: ovali, con un piccolo seme rossastro al centro, matureranno a fine primavera, affidando anche in questo caso al vento il compito di provvedere alla dispersione.