Da marzo 2020 la Fondazione Villa Ghigi partecipa come partner al Progetto Interreg Central Europe STRENCH – STRENgthening resilience of Cultural Heritage at risk in a changing environment through proactive transnational cooperation che vede come capofila l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR.
Il tema del progetto parte dall’indagine su come i pericoli naturali e causati dall’uomo, gli effetti antropogenici e gli eventi estremi connessi al cambiamento climatico stiano mettendo sotto pressione il patrimonio naturale e culturale con una frequenza sempre più crescente. Tali sfide in continua evoluzione impongono la necessità di approcci innovativi di conservazione e salvaguardia. STRENCH nasce con l’obiettivo di migliorare le capacità del settore pubblico e privato di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici e dei pericoli naturali sfruttando modelli climatici, indici di rischio, valutazione della vulnerabilità, servizi e prodotti sviluppati, testati e applicati in precedenti progetti Interreg e H2020. L’utilizzo di questi prodotti permetterà alle regioni dell’Europa centrale di trarre vantaggio da una più solida preparazione alle catastrofi e piani d’azione di risposta per una efficace protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza
Oltre a Fondazione Villa Ghigi sono partner del progetto: ITAM CAS (Dipartimento di Meccanica teorica e applicata) della Repubblica Ceca, Danube University Krems (Donau Universität Krems), Sistema in Austria, Lake Balaton Development Coordination Agency, Urban planning Institute of the Republic of Slovenia, Landkreis Forchheim in Germania, Municipality of Dugopolje in Croazia.
Fondazione Villa Ghigi è supportata nel progetto da Steps, agenzia bolognese di consulenza alla programmazione europea.
Il budget totale di progetto è di 1.301.712,50 euro e la sua scadenza è prevista per il 28 febbraio 2022.
Per saperne di più
www.interreg-central.eu/STRENCH
Nell’ambito del progetto /Strench/ è disponibile lo strumento WebGIS/”Risk Mapping Tool for Cultural Heritage Protection”/ concepito con l’obiettivo finale di visualizzare in modo interattivo mappe di rischio climatico ad alta risoluzione spaziale. Le mappe che è possibile realizzare permettono di scoprire i cambiamenti estremi di temperatura e precipitazioni nell’Europa centrale e nell’area mediterranea degli ultimi quarant’anni (1979-2019). I dati satellitari derivano principalmente dai servizi /Copernicus/, programma dell’Agenzia spaziale europea. Si possono indagare fattori come forti piogge e periodi di siccità che sono alla base di eventi come inondazioni improvvise, frane e incendi boschivi. A partire dai dati storici è possibile costruire mappe previsionali, basate sulla modellistica climatica, riguardanti gli stessi temi per due periodi futuri (anni 2021-2050 e 2071-2100) con differenti scenari a seconda dei livelli di emissioni di gas serra dei prossimi decenni. Pertanto, le mappe ottenute descrivono come e dove i possibili cambiamenti legati a questi fenomeni influenzeranno i territori in cui viviamo e a quali rischi potrà andare incontro il nostro patrimonio culturale (edifici storici, siti archeologici, piccoli borghi in zone montane e costiere, giardini storici, ecc.) da oggi al 2100.
Per scoprire lo strumento e realizzare le mappe ecco il link:
Ecco invece un esempio di mappa previsionale che mostra il numero massimo in un anno di giorni asciutti consecutivi (CDD – consecutive dry days) previsti nel periodo 2071-2100.