L’impegno degli ultimi anni sulla prima infanzia si intreccia spesso con un progetto che la Fondazione cura da anni nel parco e che ha avuto origine da un progetto regionale INFEA.
Il progetto, nato intorno all’idea di sviluppare un contatto diretto e continuato tra bambini e natura, sulla scorta di esperienze oggi diffuse soprattutto nel mondo tedesco e nordico, prevede che i bambini trascorrano le giornate all’aperto, con il buono e il cattivo tempo, passando molte ore a contatto con la natura e giocando nel bosco e con il bosco (foglie, tronchi, rami, terreno, sassi, erbe, animaletti), in un contesto che privilegia l’autoapprendimento attraverso l’esplorazione sensoriale.
Per il momento le sperimentazioni effettuate, con risultati sempre molto interessanti e per molti aspetti entusiasmanti, hanno coinvolto sezioni di nido e scuola dell’infanzia e gruppi di bambini in estate per una o più giornate consecutive, ma l’obiettivo è certamente di dare vita a un’esperienza stabile e continuativa, una vera “scuola nel bosco”, che possa illuminare sulle infinite implicazioni di questo approccio educativo, che appare sempre più efficace e utile per far crescere in maniera equilibrata i bambini delle ultime generazioni.
Un interessante testo sul tema, a questo proposito, è Michela Schenetti, Irene Salvaterra, Benedetta Rossini, La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura, Erickson, 2015, che contiene numerosi riferimenti alle esperienze svolte nel parco e a Bologna.
Documenti
Paolo Donati, Irene Salvaterra, Michela Schenetti – Quando la scuola va nel bosco
Irene Salvaterra, Michela Schenetti – Dalla scuola nel bosco alla conquista dei giardini