Per riciclare i rifiuti nel parco
Da marzo 2021 grazie alla collaborazione di Hera, al parcheggio del parco lungo via di Gaibola si trovano un cassonetto per la raccolta del vetro e quattro carrellati per la raccolta di carta e plastica. Soprattutto durante i fine settimana una consistente quantità di bottiglie e altri rifiuti vengono lasciati nel parco. Ci auguriamo che molte delle bottiglie di vetro o plastica e degli involucri in cartone e carta che ingombrano i cesti dislocati in alcuni punti del parco trovino una più appropriata collocazione nei contenitori del parcheggio. Dateci una mano a mantenere il parco pulito e a riciclare vetro carta e plastica, che altrimenti finirebbero nell’indifferenziato. Un piccolo sforzo, grazie!
Moto nel parco
Ogni tanto capita di vedere qualche “moto” nel parco. Se la vediamo, cerchiamo di fermarla oppure, se è parcheggiata da qualche parte, cerchiamo di rintracciare il proprietario nei paraggi. Prima dell’ingresso nel parco, ci sono almeno quattro cartelli che segnalano il divieto di accesso ai veicoli a motore. Fare i furbi o cadere dalle nuvole è sempre un po’ imbarazzante. A volte le discussioni sono civili, anche se un po’ surreali, altre volte un po’ meno. Se proprio occorre chiamiamo i vigili o le guardie ecologiche volontarie. E documentiamo sempre i veicoli presenti, anche perché esistono i recidivi. Ricordiamo per l’ennesima volta che nel parco possono entrare solo i veicoli di persone autorizzate o accedenti alle abitazioni (ne esistono un paio anche oltre il parco). Aiutateci a far rispettare questa norma fondamentale e segnalateci eventuali abusi.
Non solo le cornacchie…
Per la raccolta dei rifiuti nel parco abbiamo adottato un modello “storico”, simile al cesto in vimini inserito nel 1974 quando l’area verde venne aperta al pubblico, al quale siamo particolarmente affezionati anche perché ben si adatta ai caratteri del luogo. Negli ultimi anni, tuttavia, soprattutto nei fine settimana di intensa frequentazione, i contenitori risultano spesso traboccanti e con rifiuti sparsi a terra. Si tratta di situazioni al momento ancora contenute, perché la raccolta dei rifiuti nel parco viene effettuata con cadenza regolare più volte alla settimana, ma assai poco gradevoli. Il problema è in buona parte attribuibile alla fauna selvatica richiamata dai resti di cibo: molti avranno notato qualche cornacchia intenta a vagliare il contenuto dei cesti di vimini, scartando a terra i rifiuti non interessanti. Più di recente, però, abbiamo notato con una certa sorpresa che anche alcuni cani, liberi di gironzolare nel parco lontani dagli occhi dei proprietari, hanno l’abitudine di rovistare nei contenitori alla ricerca di cibo, con risultati analoghi. Sarebbe importante che i proprietari mantenessero un controllo costante dei propri animali, per scongiurare i comportamenti sopra descritti. Più in generale sarebbe molto gradito che i frequentatori del parco contribuissero portando altrove e nei luoghi appositi i propri rifiuti, soprattutto se voluminosi e ingombranti. Da parte nostra, stiamo studiando alcuni modelli di copertura dei contenitori per meglio mantenere i rifiuti all’interno. E raccomandiamo di non abbandonare nei prati o altrove rifiuti di alcun tipo, compresi quelli di piccole dimensioni come cannucce in plastica e mozziconi di sigarette. E di non nasconderli.
Non sconfinare nelle proprietà private!
Passeggiare nel parco è uno dei maggiori piaceri per chi lo frequenta, per i bei panorami, la ricchezza di ambienti, le tante fioriture primaverili, le atmosfere autunnali, la presenza di alberi monumentali e vecchi fruttiferi e molto altro ancora. Il sentiero CAI 904, inoltre, che lambisce la zona del Palazzino, sede della Fondazione, consente di raggiungere il vicino Eremo di Ronzano e l’area dei gessi di Gaibola grazie a un tracciato concordato con i proprietari delle aree private interessate dal sentiero. Nonostante i confini del parco siano piuttosto chiari e riconoscibili (spesso segnati da lunghi tratti di staccionate, siepi e recinzioni, qualche cartello), accade sempre più spesso che alcuni frequentatori sconfinino nei terreni privati limitrofi, per di più accendendo fuochi a terra o lasciando rifiuti che i proprietari sono poi costretti a raccogliere; in molti casi, ciò avviene in modo del tutto consapevole, come dimostrano i tanti varchi aperti lungo la siepe e la staccionata sul confine alto del parco, più volte tamponati ma sistematicamente riaperti. Nel parco ci sono bacheche con la mappa aggiornata dell’area verde pubblica in corrispondenza degli ingressi e in altri punti strategici, in modo da evitare possibili dubbi o fraintendimenti. Da parte dei frequentatori del parco soliti a passeggiare “oltre confine” sarebbe tuttavia auspicabile un atteggiamento più maturo, civile e rispettoso delle proprietà private confinanti.
Segnalazioni sul Parco Villa Ghigi
Fondazione Villa Ghigi
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