Sono arrivate le cicale
Concluso il periodo delle lucciole, è arrivato il tempo delle cicale. I raggi di sole cocenti dei giorni scorsi hanno scaldato il terreno e le ninfe delle cicale hanno raccolto il segnale. Con le loro robuste zampe anteriori hanno forato la superficie del suolo e, dopo aver trascorso anche quattro anni sottoterra cibandosi della linfa delle radici, sono uscite e si sono arrampicate sui primi tronchi d’albero che hanno incontrato. Qui hanno avviato la muta che le ha trasformate in insetti adulti, hanno atteso per qualche ora che le ali si asciugassero e poi si sono involate. Attaccate ai fusti sono rimaste, a testimonianza di questo passaggio, le loro esuvie: piccoli astucci vuoti e giallastri, che rappresentano lo scheletro esterno della larva, sui quali si nota bene l’apertura da cui è fuoriuscito l’insetto. Il loro ininterrotto e assordante frinire, prodotto dagli individui di sesso maschile grazie uno speciale organo formato da due membrane tese ai lati dell’addome, ci accompagnerà per tutta l’estate, con qualche pausa solo nelle mattine più fresche o nei momenti di pioggia.