Una breve storia del Centro e poi della Fondazione Villa Ghigi, attraverso le tappe principali della sua evoluzione: dalla nascita del centro, favorita da alcune associazioni bolognesi legate alla figura di Alessandro Ghigi, alla forte impronta data dal primo presidente, Delfino Insolera, che in pochi anni immaginò e sperimentò concretamente un modo nuovo e coinvolgente di fare educazione e divulgazione ambientale in città. Per poi passare, con la conduzione dei presidenti Giorgio Celli, Umberto Bagnaresi, Paolo Pupillo, Federico Scagliarini e attualmente Mauro Bertocchi alla progressiva affermazione di un gruppo di lavoro e di un metodo educativo, divulgativo e progettuale, che ha portato prima il Centro e poi la Fondazione a offrire un costante contributo alla diffusione dell’educazione ambientale nelle scuole e alla crescita di una cultura più attenta alla biodiversità e ai valori naturali e paesaggistici del territorio.

1980 Viene costituito il Centro Villa Ghigi, un’associazione di cui fanno parte il Comune di Bologna, le sezioni bolognesi di Italia Nostra e WWF, l’Unione Bolognese Naturalisti, Federnatura, Pro Montibus et Silvis, Associazione Naturista Bolognese, Istituto di Biologia della Selvaggina (oggi ISPRA).

1981 Viene eletto presidente Delfino Insolera, che in precedenza aveva lavorato all’Olivetti e diretto la casa editrice Zanichelli; direttore scientifico viene nominato Francesco Corbetta, docente di botanica nelle università di Bologna, Catania e L’Aquila.

1982 Vengono proposte, con grande successo, le prime visite guidate per le scuole nel Parco Villa Ghigi e messi a punto i primi programmi didattici, che privilegiano l’esperienza diretta sul campo. Lo svolgimento delle attività, in gran parte ispirate da Insolera, è in prevalenza affidato a un gruppo di appassionati studenti e neolaureati delle facoltà scientifiche bolognesi.

1984 Il Centro, dopo un paio di anni di ospitalità in uffici comunali, ha una sede autonoma, non nel parco come previsto in origine, ma al primo piano della palazzina liberty all’interno dei Giardini Margherita, il più noto parco pubblico bolognese.

1987 Muore Delfino Insolera. Il Centro prosegue le sue attività educative nel Parco Villa Ghigi e in molti altri spazi verdi cittadini e avvia programmi didattici anche in altri comuni del territorio provinciale (a San Lazzaro di Savena, Monteveglio, Casalecchio di Reno e, nel corso degli anni, in numerose altre località).

1989 Dopo un anno di presidenza da parte di Giuliana Venturi, che da consigliera aveva intensamente collaborato con Insolera, viene eletto presidente Giorgio Celli, docente di entomologia dell’Università di Bologna e noto ecologo e scrittore.

1990 Il Centro cura per il Comune di Bologna una collana di pieghevoli sui principali parchi e giardini pubblici bolognesi, distribuita con il quotidiano la Repubblica: la medesima operazione viene ripetuta l’anno successivo per alcuni itinerari escursionistici nell’Appennino bolognese, in collaborazione con l’Azienda Provinciale per il Turismo, e nel 1992 per una seconda serie di pieghevoli sui parchi e giardini pubblici bolognesi.

1993 Il Centro cura per la Regione Emilia-Romagna una collana di pieghevoli dedicati ai parchi e alle riserve naturali della nostra regione, sempre distribuita con il quotidiano la Repubblica, che contribuisce notevolmente a far conoscere le numerose aree protette istituite nel territorio regionale. L’operazione viene ripetuta nel 1994, completando il panorama dei parchi e delle riserve naturali esistenti.

1994 Nella primavera, per la sua attività in campo ambientale, al Centro Villa Ghigi viene attribuito un riconoscimento speciale nell’ambito del Premio Airone d’Oro 1993.

1995 Il Centro cura l’allestimento di alcuni centri visita in parchi e riserve naturali (Corno alle Scale, Alfonsine). Negli anni immediatamente precedenti e successivi, oltre a essere accreditato tra i centri di educazione ambientale della rete INFEA regionale, progetta itinerari e mette a punto numerose pubblicazioni divulgative per la Regione Emilia-Romagna e varie aree protette (volumi, opuscoli, pieghevoli), progetta giardini scolastici e spazi verdi pubblici, compie alcune impegnative analisi territoriali e, verso la fine del decennio, un approfondito studio sul verde pubblico bolognese.

2000 Dopo una lunga fase di gestazione, viene nominato presidente Umberto Bagnaresi, docente di selvicoltura dell’Università di Bologna, che insieme a Francesco Corbetta e Paolo Pupillo accompagna la trasformazione del centro in fondazione.

2001 Viene istituita la Fondazione Villa Ghigi, di cui è designato presidente Paolo Pupillo, docente di fisiologia vegetale dell’Università di Bologna. L’anno successivo la fondazione trasferisce la sua sede nel Palazzino, un edificio colonico all’interno del Parco Villa Ghigi, e rilancia le sue attività educative nel parco, proponendo nuovi programmi didattici per le scuole.

2004 Verso la fine dell’anno, tramite un accordo con il Comune di Bologna, la Fondazione inizia a gestire direttamente il Parco Villa Ghigi, avviando un impegnativo programma di ripristino, che comprende un’accurata gestione ordinaria e una serie di interventi straordinari finalizzati a valorizzarne il patrimonio naturalistico e paesaggistico. Negli anni successivi si moltiplicano le offerte per la scuola e l’extrascuola, tra cui un apprezzato centro estivo, oltre a passeggiate guidate e altri eventi divulgativi per i cittadini.

2005 Dal 2003 al 2005 la Fondazione elabora vari contributi per il quadro conoscitivo del nuovo Piano Strutturale Comunale di Bologna, sul sistema del verde pubblico, la collina, le aree agricole periurbane e altri ambiti di rilievo naturale e storico-paesaggistico del territorio bolognese.

2007 Tra il 2007 e il 2011 la Fondazione, grazie a un accordo tra Istituti Ortopedici Rizzoli, Fondazione del Monte e Comune di Bologna, cura il progetto di restauro dello storico Parco di San Michele in Bosco e del suo celebre belvedere su Bologna, da tempo ostruito dalla crescita della vegetazione.

2010 Nel Parco Villa Ghigi viene inaugurato, a breve distanza dalla sede della Fondazione, un “frutteto della biodiversità”, realizzato in collaborazione con ARPA Emilia-Romagna, mettendo a dimora materiale vegetale prelevato da alcuni degli esemplari arborei da frutto più vecchi della nostra regione, appartenenti a varietà della tradizione emiliano-romagnola.

2012 Viene designato presidente l’architetto Federico Scagliarini. Nell’ambito della riorganizzazione del sistema INFEAS seguito alla L.R. 27/09, la Fondazione viene accreditata come Centro di Educazione alla Sostenibilità di eccellenza e viene anche individuata dal Comune di Bologna come principale struttura di supporto del CEAS Multicentro di Bologna (poi BAC Bologna Ambiente Comune).

2013 La Fondazione, insieme al Comune di Bologna e ai dipartimenti di Scienze dell’Educazione e di Scienze della Qualità della Vita dell’Università di Bologna, partecipa a un intenso programma di formazione per educatori e operatori dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali sull’educazione all’aperto (outdoor education), che prosegue tuttora, dando vita anche a convegni, seminari, interventi di miglioramento degli spazi scolastici e altre iniziative.

2014 Nel penultimo fine settimana di maggio la Fondazione lancia la manifestazione Diverdeinverde – Giardini aperti della città e della collina, che apre ai visitatori una serie di spazi verdi privati del centro storico e delle prime colline. La manifestazione viene replicata con crescente successo negli anni successivi. La Fondazione, grazie a un accordo con il Comune di Bologna, assume la gestione del vasto parco dei Prati di Mugnano (in territorio di Sasso Marconi).

2015 Viene inaugurato il tratto bolognese dell’itinerario pedonale e ciclabile Lungo Navile, promosso da Comune di Bologna e Fondazione del Monte e curato dalla Fondazione Villa Ghigi, di cui è previsto il completamento da Casalecchio di Reno a Malalbergo. Nel parco si svolge il primo corso bolognese di ortoterapia, giovandosi dell’ampio orto didattico nei pressi della casa colonica il Becco, e vengono avviate altre iniziative su questa interessante tematica.

2016 Presidente della Fondazione viene designato l’ingegner Mauro Bertocchi, a lungo dirigente dell’urbanistica comunale.

2017 Nel corso dell’estate, per circa due mesi, nell’ambito di Best – Bologna Estate, viene aperto il punto di ristoro della Casa del Custode, accanto a Villa Ghigi, che propone una serie di incontri, proiezioni, letture e piccoli concerti acustici. L’apertura in via definitiva del punto di ristoro, rallentata da una serie di adempimenti di tipo amministrativo, è attesa nel corso del 2019, una volta completati i lavori di recupero dell’edificio.

2018 All’interno della convenzione 2018-2019, che regola i rapporti con il Comune di Bologna, la Fondazione assume la gestione dell’area boscata, di proprietà pubblica, adiacente a Villa Aldini, con l’obiettivo di procedere alla sua graduale risistemazione.

2019 La Fondazione, nell’ambito di Bologna Children’s Book Fair, che si tiene annualmente a Bologna, riceve il Premio Nazionale Infanzia – Piccolo Plauto per la sezione Spazio educativo. Ai primi di aprile viene presentata e distribuita la nuova mappa del Parco Villa Ghigi, un ampio pieghevole contenente numerose informazioni sulla storia e gli aspetti ambientali dell’area verde, oltre che sulle attività della Fondazione; il pieghevole è disponibile anche in inglese.

2020 E’ l’anno della pandemia; per più di due mesi il Parco Villa Ghigi, come tutti i parchi e giardini, rimane chiuso per il cosiddetto lockdown. Quando a maggio il parco, come tutto il verde pubblico, riapre, si assiste a un progressivo assalto da parte di un numero crescente di frequentatori, con comportamenti non sempre corretti: maldestre e sconsiderate raccolte di frutta e fiori, aumento esponenziale dei rifiuti, blando rispetto delle regole anti-covid, ecc. Una tendenza che si è cercato di contrastare come sempre con gli unici veri strumenti a nostra disposizione: la cortesia, il dialogo, l’educazione a stare in natura.

2021 Nel corso dell’anno riprendono tutte le attività rivolte alla scuole e alla cittadinanza anche se in qualche caso con modalità differente rispetto al passato. Nel parco viene realizzato un “giardino fenologico”, nell’ambito del progetto europeo Life Clivut, finalizzato allo studio dei cambiamenti climatici.

2022 Il parco diventa sede del Master di 1° Livello in Orticoltura terapeutica organizzato da Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, prima esperienza universitaria in Italia, a conferma dell’esperienza maturata dalla Fondazione in questa disciplina.

Di seguito sono raccolti alcuni articoli, interventi a convegni, capitoli di pubblicazioni e documenti che fanno riferimento alla nascita, alle idee guida e all’evoluzione del Centro e poi della Fondazione Villa Ghigi e possono essere utili per approfondirne le vicende e comprendere meglio le caratteristiche e la singolarità di questa esperienza.

Documenti

Delfino Insolera – Fantasia, Cinema, Scienza (1983)

Delfino Insolera – Il parco didattico (1987)

Mino Petazzini – L’esperienza del Centro Villa Ghigi (2001)

Mino Petazzini – Bologna alla rovescia (2006)

Delfino Insolera